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Jegyzetek Luigi Ferdinando Marsigli bolognai hagyatékából (BUB MS) Marsigli levelének latin szövegét Victor Rosen" adta ki könyve előszavában, és a Budára vonatkozó részt az erdélyi történettel, hogy Marsigli valamelyik Bethlen Elekkel beszélt Apafi Mihály corvina-szerzéséről, kiadta Szilády Áron is. Az olasz levelet tartalmilag kivonatolja Giovanni Fantuzzi:" , Fu superata la piazza, battuto nuovamente, e disperso il primo Visire, posto a fil di spada il presidio, e la citta tutta alla fiamme. Funesto frutto della vittoria; ma altro assai migliore per se ne colse il Marsigli. Lamore dello studio avea sempre accompagnato fra lo strepito delle armi guesto valoroso soldato, l’avea sollevato fra le fatiche del campo, ed occupato nell’ozio dei quartieri d’Inverno. Erano per lui i libri, e la spada un eguel oggetto di virtuosa passione: percid informato dalla lettura, e dalle notizie dei letterati esservi stato un tempo in Buda una famosa biblioteca di Libri Orientali, divenne affanoso per lo pericolo di spoglie cosi preziose. Il giorno seguente alla resa della piazza, corse sollecito al supremo Generale per ottenere la permissione di cola entro portarsi. Ottenutala non lo trattenne né la debolezza delle sue forze, né il dolore, che tuttavia sentiva delle sue ferite. Fra le flamme, i cadaveri, e la calca di coloro, che tutt’altro cercavano, si mise in traccia di questi libri. Di primo slancio si gitto dentro ad una Moschea, che al tempo, che quella piazza fu in poter dei Cristiani, era Tempio sacra Dio, e Metropolitana di quella Citta, ed era fortunatamente restata illesa dalle fiamme. S’introdusse in due piccole camere, che trovö all’intorno guarnite di libri, in mezzo a’ quali era stato poc’ anzi decapitato dai Soldati Cristiani il supremo Ministro. Ne sece quello spoglio maggiore, che poté accomodarsi con la difficolta del trasporto in quella confusione di cose. Indi si trasferi ad altra Moschea, la quale gli somministro non minor preda. Passo agli alloggiamenti degli Ebrei attualmente alle amni dei soldati, e che trasportando le ricchezze, che vi trovavano, ben volentieri cedevano al Marsigli i libri, spoglia per loro inutile, e che non conoscevano. Erano questi molti bensi, e diversi libri, che rinveniva qua, e 1a sparsi il Conte Luigi, ma non erano l’intera biblioteca, della quale andava in traccia. Si volse percid al Castello, dove era il Palazzo, era fu giä del re d’Ungheria, e si lusingù d’ivi trovarla. Il luogo era stato diroccato dal canone, e dalle bombe. Fra quelle ruine penetiö sotto certi volti di pietra, che allora servivano ad uso 64 Rosen 1885. | 615 SziLÂpy 1898, 134-135.; magyar forditäsa ennek a résznek: ÂBeL 1880, 170-173. 616 Fantuzzi 1770, 53-56.: 1686, Buda. 129